
Solo parti di cielo è un breve romanzo denuncia ispirato a eventi realmente avvenuti. Narra la malattia mentale e la vita dall’interno di una casa famiglia odierna. Accompagna i lettori nei segreti delle sue stanze, per comprendere come si vive, ciò che si perde e ciò che si conquista, laddove c’è ancora qualcosa che si possa conquistare.
Rachele conduce un’esistenza normale, ha un alloggio affacciato sul mare, lavora in un suo studio giuridico di avvocato, cercando di convincersi di non avere tempo per tutto ciò che è amore.
Fino a quando un incidente in auto in cui, per una sua distrazione, perisce una sua cara amica, introduce nella sua vita un cambiamento profondo: subentrano sensi di colpa e continui sbalzi d’umore che sconvolgono la sua esistenza.
Rachele può ritrovare frammenti di se stessa solo quando le viene permesso di addormentarsi e di chiudere gli occhi.
Solo allora ritrova il coraggio di riaprire le porte del suo passato, il desiderio di sperare, di innamorarsi nuovamente e comprende che le porte della vita non sono mai chiuse a chiave.
<h2>L’autrice</h2>
Laura Marchi (1986), laureata all’Università di Cagliari in Scienze dell’Educazione e specializzanda in Scienze Pedagogiche, lavora nel settore della salute mentale. <em>Solo parti di cielo</em> (Parallelo45, 2014) è il romanzo con cui esordisce.